MICHELE SANVICO
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NORCIA, UNA GIORNATA PER RICORDARE IL SINDACO ALBERTO NOVELLI [15/03/2014]
Un uomo che amava visceralmente la sua città, Norcia, i suoi abitanti e il suo territorio tutto, la Valnerina. Così si può riassumere in breve la figura di Alberto Novelli, sindaco di Norcia dal 1975 al 1986, a 24 anni dalla sua scomparsa ed al quale è stata dedicata una giornata per ricordarne la figura del politico e dell'uomo, marito e padre di quattro figli. La giornata di profilo istituzionale, fortemente voluta dal Sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli che con Novelli è stato amministratore nel periodo difficile della ricostruzione post sisma del '79, è stata un susseguirsi di ricordi ed emozioni. Nella sala dei Quaranta del Comune di Norcia, gremita, erano presenti alcuni attori principali della politica regionale umbra, soprattutto esponenti della Democrazia Cristiana degli anni '70 e '80, partito di riferimento di Novelli. Da Franco Ciliberti a Pierluigi Castellani, da Mario Roych a Giuseppe Sbrenna, per citarne alcuni, che hanno voluto dare il loro personale contributo di esperienza umana e politica al fianco del 'combattente' Alberto Novelli.
«Novelli ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità - ricorda il sindaco di Norcia Gian Paolo Stefanelli - le sue amministrazioni hanno segnato una svolta determinante per lo sviluppo economico, turistico e culturale non solo per Norcia ma per la Valnerina. E' stato un sindaco - prosegue - che ha pensato ai territori di montagna». Tra i cardini dei suoi mandati amministrativi infatti c'è l'interruzione dell'isolamento del territorio con la costruzione di gallerie, la costruzione del mattatoio, la palestra della scuola media, fu inaugurato l'ospedale e molte aziende private di trasformazione dei prodotti alimentari intrapresero la loro attività.
E' Il terremoto del '79 tuttavia che ha segnato l'operato politico di Novelli, tenace e attivo protagonista della ricostruzione, riuscendo ad 'imporre' alla Regione e alle più alte istituzioni, la centralità di Norcia e della Valnerina in quel momento difficile. La vicenda giudiziaria, di ipotetici accordi illeciti che lo coinvolse e ne indebolì il fisico, è legata proprio alla ricostruzione e raccontata nel libro di Michele Sanvico. Alberto Novelli è scomparso nel 1990 ma da oggi, la via antistante la porta del palazzo comunale, porta il suo nome a ricordo imperituro di una persona che con visionaria lungimiranza e tenacia ha contribuito fortemente a costruire la Norcia di oggi.
Racconti e testimonianze nella giornata dedicata all'ex sindaco a 24 anni dalla sua scomparsa. Anche un libro per onorarne la memoria.
"NOVELLI, UN'INTERA VITA SPESA PER LA SUA NORCIA"

La Valnerina e l'Umbria intera si sono unite a Norcia nella giornata commemorativa dedicata alla figura del sindaco Alberto Novelli, tenutasi ieri nel palazzo comunale, a 24 anni dalla sua scomparsa. Tutti i più autorevoli rappresentanti del panorama storico della politica regionale e locale hanno accolto l'invito del sindaco Gian Paolo Stefanelli, che si è fortemente speso per la realizzazione di tale iniziativa, un giorno importante per la città e tutto il territorio.
E' stato proprio il primo cittadino, compagno politico di Novelli durante gli anni '70 e '80, ad aprire la cerimonia ringraziando tutti i presenti. "Si respira oggi un'aria di storia e di memoria" - ha esordito emozionato Stefanelli, ringraziando Novelli per gli insegnamenti ricevuti e delineando poi il difficile periodo storico in cui egli si trovò ad operare, segnato dalla tragedia del terremoto del '79 e dalla successiva ricostruzione. "Tante opere sono state fatte grazie ad Alberto, in quello che credo sia stato un periodo d'oro, nonostante il sisma, proprio grazie al suo contributo e alla sua figura, quella di un sindaco simbolo dell'impegno per la propria città, in grado di rappresentare la svolta per Norcia e la Valnerina".
Novelli, operaio prima, sindacalista di punta, insegnante e sindaco poi, ha lasciato un segno indelebile in questo territorio e nell'animo di coloro che lo hanno incontrato. Molte le testimonianze che hanno tracciato il profilo dello storico primo cittadino, da tutti stimato ed amato. Da sottolineare l'intervento di Mario [Franco n.d.r.] Giustinelli, l'allora assessore regionale all'Urbanistica e alle politiche del territori.
"Ricordo le concitate ore che seguirono il terremoto - ha detto Giustinelli - e il ruolo centrale che rivestì Alberto, strenuo difensore della sua terra, nell'attuare una ricostruzione dal basso, insieme ai suoi concittadini". Una personalità forte e dirompente quella di Novelli, descritto anche per la sua grande simpatia, dalle parole di Franco Ciliberti, ex Dc, che lo ha ringraziato per avergli insegnato la concretezza della politica e la passione per il lavoro. Anche gli altri interventi hanno voluto evidenziare il carattere e l'importanza di questo incontro, un riconoscimento doveroso all'uomo che tanto si è speso per la sua Norcia e l'intero comprensorio, a cui era legato in modo viscerale.
Ultimo il discorso di Michele Sanvico, autore del libro "Sindaco Novelli. L'orgoglio della ricostruzione, la fierezza dell'onestà", che nella sua opera ha ricostruito l'esperienza di Novelli, uomo e politico, anche nel periodo doloroso delle vicende giuridiche e della malattia, definendolo un missionario devoto al suo territorio.
SIGNIFICATIVO GESTO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. IERI IL TAGLIO DEL NASTRO - VIA FIUME ADESSO AVRA' IL SUO NOME
NORCIA La mattinata è stata chiusa dall'inaugurazione della nuova via Fiume, intitolata ora ad Alberto Novelli, un gesto significativo voluto dall'attuale amministrazione, molto apprezzato dalla famiglia. Degno di nota, il commosso e sincero intervento della moglie di Novelli che, ringraziando per l'affetto e la stima dimostrata dai presenti, ha descritto questo tributo come il regalo di un soffio di immortalità, per una delle grandi figure della Valnerina. "Era un uomo semplice - così ha voluto descrivere suo marito - con tanti difetti, ma è stato certamente un figlio devoto di questa terra. Gli ho sempre riconosciuto due qualità, una profonda sensibilità d'animo e un radicato, cocciuto quasi, senso del dovere verso Norcia e i suoi cittadini". E ha voluto concludere dicendo: "Se Alberto fosse stato qui oggi, vi avrebbe ringraziato ma, come quella volta, non avrebbe compreso il perché di tanta lode, poiché, avrebbe detto, non ho fatto altro che il mio dovere di sindaco".
NORCIA: UNA VIA AD ALBERTO NOVELLI, IL SINDACO DELLA RICOSTRUZIONE
La città natale di San Benedetto ha ricordato il compianto primo cittadino che negli anni Ottanta seppe rialzare Norcia e la Valnerina dalla terribile esperienza del terremoto
Norcia, 17 marzo 2014 - Dopo diversi tentativi e una lunghissima trafila burocratica, il Comune di Norcia ha reso omaggio nei giorni scorsi all'ex sindaco Alberto Novelli dedicando a questa figura anche nella memoria di tutti i nursini la via che da piazza del teatro conduce proprio davanti all'ingresso principale del palazzo comunale.
"Un uomo tenace, intelligente, costantemente animato da uno spirito di servizio incondizionato per la sua terra, testardo e determinato nelle sue battaglie volte ad ottenere riconoscimento e maggiore attenzione per la sua amata Norcia, appassionato e instancabile nel suo impegno politico e civile". E’ il ritratto di Alberto Novelli, già sindaco di Norcia dal 1975 al 1986, emerso lo scorso sabato, nel corso della giornata commemorativa voluta dall’amministrazione Stefanelli, durante la quale è stata intitolata all’ex primo cittadino anche l’attuale via Fiume.
Alla cerimonia, che ha preso il via presso il palazzo comunale, sono intervenute numerose autorità, tra queste molti amministratori e politici in carica nel momento in cui Novelli svolse la sua funzione pubblica: tutti con una propria e personale testimonianza di vita, che hanno voluto consegnare ai presenti. “Sono onorato di accogliere gli amici di ieri e di oggi – ha esordito il sindaco Gian Paolo Stefanelli – per questa che vuole essere una manifestazione di carattere puramente istituzionale e non politico. Il sindaco Novelli ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità; si è sempre imposto per valorizzare e rivendicare le peculiarità della nostra montagna. E la nostra comunità gli deve questo riconoscimento”.
“Nei primi anni ’70, quando conobbi Novelli, ero assessore regionale all’urbanistica e alle politiche del territorio”, ha raccontato Franco Giustinelli. “Allora il clima della Regione con la Valnerina non era idilliaco ma di guerra fredda. Novelli accusava la ‘Regione rossa’ di non aver speso i soldi assegnati per i precederti eventi sismici. Ma al di là degli elementi di contrapposizione c’erano anche punti di contatto. Un rapporto duraturo con Novelli si stabilì con il terremoto del ’79. In quella situazione di grandissima tensione e di acuta emergenza si misurò tutta la sua abnegazione. Insieme creammo un coordinamento e da quel momento la Valnerina divenne il problema numero uno dell’Umbria. Una solidarietà profonda azzerò tutti i contrasti. Il ruolo di Novelli fu determinante: fu uno strenuo difensore dei Comuni, delle frazioni e dei cittadini. Volle fortemente una nuova normativa per la ricostruzione che privilegiasse la sicurezza dei cittadini e, convergenti su questo punto, istituimmo cantieri pilota in queste zone, elaborammo piani di recupero ad hoc e fummo promotori di misure specifiche per lo sviluppo non solo edilizio, ma anche infrastrutturale e culturale”.
“Il primo impegno di Novelli, all’indomani della nascita della Regione – ha ricordato anche il senatore Pierluigi Castellani – fu quello di far diventare Norcia e la Valnerina protagoniste della nuova stagione umbra. Alberto fu un uomo di grandi intuizioni e progetti; lavorò per la ricostruzione ma seppe guardare anche al futuro sviluppo economico”.
Stessi pensieri quelli espressi da Franco Ciliberti, Mario Roych, Giovannetto Serafini, Pino Stancati, Pino Sbrenna ed altri cari amici, con i quali Novelli condivise valori, obiettivi, metodi ed esperienze. Ed infine le testimonianze più toccanti dei familiari: quella del genero, lo scrittore Michele Sanvico, autore dell’opera “Sindaco Novelli – L’orgoglio della ricostruzione, la fierezza dell’onestà”, in cui si spiega, attraverso una meticolosa e lunga ricostruzione storiografica, l’azione e l’impegno dell’ex sindaco per la sua Norcia. E poi, in ultimo, la testimonianza della moglie Nerina Stella. “Seppure con un carattere a volte impossibile – ha detto - Alberto aveva due grandi qualità: una profonda sensibilità d’animo e un radicato senso del dovere, quest’ultimo sempre speso più verso la sua città che verso se stesso, più verso i suoi cittadini che verso la sua famiglia. Oggi vi ringrazierebbe certamente ma direbbe anche: ‘ho fatto solo il mio dovere di sindaco’”.
La cerimonia si è conclusa con lo scoprimento della targa a lui dedicata nella via che fino a sabato si è chiamata “Fiume”.